Uno degli approcci possibili alle previsioni stagionali è quello che fa uso di correlazioni tra anomalie osservate nei giorni, settimane mesi (a volte anche anni) precedenti il periodo di interesse e le anomalie che si verificheranno nella stagione successiva. Un tempo vista come una pratica grossolana e poco performante ("non esisterà mai un mese di giugno uguale ad un altro!"), quella delle "similitudini" tra le stesse stagioni di anni diversi, ma con in comune alcuni predictors, è tornata alla ribalta con l'avvento dell' AI.
Nel mio piccolo utilizzo questo metodo da alcuni anni, e posso dire che si ottengono risultati spesso oltre le più rosee aspettative, alternati ad altri più deludenti, come normale che sia.
Analizzando un periodo di 16 mesi, dal Gennaio 2023 ad Aprile 2024, sono state calcolate le correlazioni tra le
serie di svariati parametri di ogni periodo della stessa durata dal 1950 in poi. I parametri valutati sono stati l'assetto ENSO (ONI_SOI_NINO 1.2_NINO 3.4_NINO 3_NINO 4) quello delle TLC (PNA_EP/NP_NAO_AO_EA/WR_PDO), la fase QBO e quella del ciclo solare (SF).
Ad esempio possiamo notare l'andamento ONI dal Gennaio 2023 e confrontarlo con anni simili, in questo caso i principali risultano (per quanto riguarda l'estate al lag0): 1966, 1973, 1977, 1998, 2003, 2007, 2016.
Il processo di analisi prevede quindi di considerare le correlazioni di ogni singolo parametro, scartare gli anni in cui alcune delle correlazioni siano fortemente negative (ad indicare un assetto praticamente opposto) ed ottenere una media pesata di tutte le correlazioni.
In questo modo questo approccio porta ad identificare quali mesi di Giugno già osservati nel passato avessero il maggior numero di punti in comune con Giugno 2024.
Non solo, trattandosi di correlazioni sui 16 mesi precedenti, è verosimile che tale somiglianza non sia casuale, ma frutto di forzanti simili che hanno lavorato nella stessa direzione per molti mesi, ciò incrementa le chances di ottenere un risultato più vicino a ciò che davvero osserveremo durante la stagione.
Qui di seguito è riportata una tabella in cui sono elencati per correlazione decrescente gli anni più simili alla situazione attuale.
Un ulteriore passaggio prevede di valutare le anomalie attuali (media fine maggio_inizio giugno 2024) e confrontarle con quelle degli anni selezionati (tabella). Ad esempio il 2003 occupa un'alta poszione in classifica, ma "alla prova dei fatti", la fine di Maggio e l'inizio di Giugno 2003 non hanno molto a che vedere con questo 2024. Questo perchè per quanto numerosi siano i parametri/indici che si analizzano, essi sono solo una piccola rappresentazione della complessità del sistema. Inoltre il loro peso specifico non è identico tra di essi, nè lo è nel tempo. E' sempre necessario quindi filtrare ulteriormente ed aggiustare i parametri.
Alla fine del processo di analisi, quello che emerge in sintesi è un segnale che spinge per un estate -/+/- in quanto ad anomalie termiche.
GIUGNO dovrebbe essere il mese con temperature più basse della media di riferimento (1990_2020), con frequenti ingressi perturbati atlantici e piogge e temporali al centro-nord. Tale situazione dovrebbe mantenersi invariata fino alla seconda parte della terza decade (ricordiamo che è molto difficile mettere dei paletti previsionali mensili).
Il mese di LUGLIO potrebbe invece presentarsi caldo o anche molto caldo, dei tre mesi estivi è quello che mostra un segnale meno concordante e più favorevole a risalite africane. Considerando la fase climatica che stiamo vivendo, credo sia lecito attendersi un forte sopramedia soprattutto nelle prime due decadi, con temperature ad 850hpa che potrebbero raggiungere anche valori vicini ai record del periodo.
Procedendo con la stagione si tornerebbe ad un segnale più simile a quello di GIUGNO, anche se visto la fase matura dell' estate, il flusso perturbato e fresco da ovest potrebbe faticare maggiormente ad entrare sul Mediterraneo. In questa fase potremmo assistere a forti temporali al centro-nord lungo la linea di convergenza con aria africana ancora presente sul Mediterraneo meridionale (impossibile dire oggi dove tale linea potrebbe posizionarsi).
Le anomalie termiche complessive per questa estate 2024 parrebbero prevedere un segno neutro-negativo sul centro nord e positivo, fortemente positivo procedendo verso sud-est. Comportamento simile per le precipitazioni attese, sopramedia al centro nord in particolare settore occidentale, sotto o fortemente sotto al sud (ma su questo sappiamo bene che inciderà l'intensità e la localizzazione dei forti temporali che potrebbero verificarsi).
E' bene ricordare che il momento storico-climatico in cui ci troviamo tende a favorire estati bollenti sul Mediterraneo, ciò va considerato quando si leggono delle previsioni stagionali estive, prestando attenzione più che al valore nominale dell'anomalia prevista, al suo dato relativo.
Se Giugno è atteso sotto-media, difficilmente sarà così, più probabilmente sarà il mese più fresco dei tre, uno dei meno caldi degli ultimi anni, più simile ad una normalità ormai dimenticata.
Nell'ultima immagine vengono riportate le proiezioni di un nuovo modello sperimentale (4 spaghi) sempre basato su correlazioni ma che si concentra su un periodo di analisi ristretto agli ultimi anni, proprio per compensare la deriva verso un certo tipo di clima che stiamo vivendo. In questo caso sono mostrate le anomalie (1990-2020) di temperatura previste per il centro-nord italia nel mese di Giugno.
Si nota nuovamente un segnale verso anomalie negative, perfettamente integrato con quanto fin qui esposto.
Vedremo se questo tipo di approccio avrà dato i suoi frutti nell'inquadrare la linea generale della stagione estiva, da sempre la più ostica in fase di previsione stagionale, ed ultimamente segnata da una configurazione bloccata su risalite subtropicali semi-stazionarie.
Lorenzo Allegri