Pubblicato il 17 dicembre, 2025
*ATTENZIONE: Sottolineiamo che l'analisi attuale ha puro carattere informativo e non è collegata alla "Proiezione Invernale OPI (October Pattern Index)". La Proiezione OPI verrà riesaminata a consuntivo e cioè a Stagione Invernale conclusa*

Dopo una prima parte di Dicembre caratterizzata da un Vortice Polare Troposferico (VPT) compatto e da un indice AO (Arctic Oscillation) positivo — fattori che hanno inibito velleità invernali alle medie latitudini mantenendo un flusso zonale teso — i modelli fisico-matematici confermano un drastico pattern change a partire dalla terza decade del mese.
Non siamo di fronte a una fisiologica oscillazione del getto, ma a una manovra strutturale indotta da un deciso incremento dei flussi di calore verso la stratosfera. Analizziamo i driver fisici di questa inversione di tendenza.
Il motore primario del cambiamento risiede nella riattivazione dei flussi di calore verticali (Eddy Heat Flux). Le analisi attuali mostrano una vigorosa spinta dell'onda planetaria Atlantica (Waves 2 pattern), convergente verso il core del Vortice Polare.
Questo "disturbo" energetico innesca due processi termodinamici immediati:
- Decelerazione del Jet Stream: Il trasferimento di momento ed energia dall'onda alla corrente zonale impone, per la conservazione del momento angolare, una frenata dei venti occidentali (U-Wind).
- Meandering (Ondulazione): Il rallentamento costringe la Corrente a Getto ad accentuare le sue ondulazioni, passando da un moto prettamente Zonale (Ovest-Est) a uno con forti componenti Meridiane (Nord-Sud).
La diretta conseguenza dell'ondulazione è la genesi di Blocchi ad Alta Latitudine.
A differenza delle settimane precedenti, dove l'Anticiclone delle Azzorre rimaneva "spalmato" sui paralleli, tra Natale e Capodanno si prevede l'elevazione di un ridge (promontorio) verso il Nord Atlantico e la Groenlandia. Tecnicamente, questo configura un passaggio verso un indice NAO negativo o un pattern di tipo ATR (Atlantic Ridge).
Questa manovra è molto importante: l'alta pressione in Atlantico funge da "muro" (blocco), deviando il flusso perturbato e costringendo le masse d'aria polari a scivolare lungo il suo bordo orientale.
Img: Indice NAO in calo

Con il blocco atlantico instaurato, si attiva l'avvezione di aria di estrazione Artica verso il cuore dell'Europa. Il meccanismo risponde alla legge dello "scivolamento sul cavo d'onda".
L'Anticiclone sale verso Nord/Ovest e per risposta dinamica (conservazione della Vorticità Potenziale), si scava una profonda saccatura di Geopotenziale sull'Europa Centrale e sul Mediterraneo.
L'aria fredda trova, per la prima volta in stagione, un corridoio preferenziale verso il bacino del Mediterraneo:
Img: Aria fredda sull'Europa verso fine Anno

Le proiezioni dei Geopotenziali a 500hPa indicano anomalie positive tra Islanda e Gran Bretagna e anomalie negative sul Mediterraneo Centrale. Questo gradiente barico è la firma dell'instabilità fredda.
A Medio termine (Natale - Capodanno): Probabile transizione a un regime meridiano con irruzioni fredde e instabili. Non si tratterà di "freddo da inversione" (nebbie), ma di freddo dinamico associato a minimi depressionari i cui effetti locali verrano successivamente elaborati dai Global Model.
Prospettive Gennaio: Attenzione al successivo riaccorpamento del Vortice Polare. Se la spinta della Wave 2 dovesse esaurirsi dopo la prima decade di Gennaio, il ripristino delle velocità zonali potrebbe riportare l'Alta Pressione a dominare la scena nella seconda parte dell'Inverno:
Img: Possibile Anomalia di GPT media nella seconda parte Invernale

Staff CSCT
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