L'Oscillazione Multidecennale Atlantica (AMO) è una fluttuazione naturale e a lungo termine delle temperature superficiali del mare (SST) nel Nord Atlantico, con un ciclo che dura tra i 50 e i 90 anni.
Si alterna tra:
● Fase Calda (Positiva): Temperature oceaniche superiori alla media. L'ultima è iniziata nel 1995 ed è tuttora in corso.
● Fase Fredda (Negativa): Temperature oceaniche inferiori alla media, come quella osservata tra il 1964 e il 1995.
Il motore principale di questa oscillazione è la Circolazione Meridionale di Ribaltamento dell'Atlantico (AMOC), un imponente sistema di correnti che trasporta calore dai tropici verso nord.
Le variazioni di velocità dell'AMOC guidano le fasi dell'AMO.
fig: AMOC by rmets.org

fig: AMO by chaac.meteo.plus

Verso una Fase Fredda? Segnali e Previsioni
Data la lunga durata dell'attuale fase calda, gli scienziati monitorano i segnali di una possibile inversione.
L'indizio più forte è un provato indebolimento dell'AMOC, visibile attraverso una persistente "macchia fredda" (cold blob) di acqua a sud della Groenlandia, una zona che si raffredda in controtendenza con il riscaldamento globale.
Questo rallentamento, confermato da oltre un secolo di dati indiretti, suggerisce che il motore termico dell'Atlantico stia perdendo potenza, rendendo plausibile una futura transizione a una fase AMO fredda.
Tuttavia, stabilire una data precisa è impossibile. Le stime variano, ma un cambiamento nei prossimi uno o due decenni è considerato una possibilità concreta basata su meccanismi fisici osservati.
Sebbene il timing esatto resti una grande incertezza, i Centri Climatici con NOAA e MetOffice, suggeriscono un'alta probabilità che l'AMO passi a una fase fredda nel prossimo futuro.
Alcune proiezioni sono state altamente specifiche, indicando una forte probabilità che possa virare verso una fase fredda già entro la fine del 2025.
Uno studio di "Nature Climate Change" è stato citato per aver stimato al 70% che possa farlo a cavallo con il 2026.
fig: Si evidenzia il sensibile raffreddamento del Nord Atlantico in atto

fig. Blob freddo a Sud della Groelandia

Impatti di una Fase AMO Negativa sul Clima Europeo
Un'inversione verso una fase fredda avrebbe conseguenze dirette e significative per l'Europa, sovrapponendosi alla tendenza del riscaldamento globale.
Temperature: Un Raffreddamento Regionale
L'impatto più diretto sarebbe un raffreddamento diffuso, che agirebbe come un freno temporaneo al riscaldamento globale in Europa.
● Inverni più Freddi e Rigidi: Il raffreddamento sarebbe più marcato in inverno, specialmente in Europa settentrionale e occidentale (Isole Britanniche, Scandinavia).
● Estati più Fresche: Le temperature estive diminuirebbero su gran parte del continente, interrompendo la tendenza a ondate di calore estreme.
Precipitazioni: Un Continente Diviso
I regimi di pioggia si modificherebbero in modo complesso.
● Estate: Si verificherebbe un'inversione del pattern attuale, con condizioni più secche in Europa settentrionale e centrale e potenzialmente più umide nell'area mediterranea.
● Inverno: Generalmente più secco a causa dell'aria più fredda, ma con un possibile aumento di tempeste e precipitazioni intense sulle coste atlantiche occidentali (es.Scozia, Norvegia) a causa di un rafforzamento dello storm track.
Neve e Tempeste
Il raffreddamento generale favorirebbe un clima più "invernale".
● Neve: Aumento della nevosità, con una stagione nevosa più lunga e un manto nevoso più duraturo, specialmente in Europa centrale e occidentale.
● Tempeste: L'indebolimento dell'AMOC potrebbe intensificare le tempeste invernali atlantiche, portando venti più forti sulle coste europee.
La tabella seguente riassume le differenze climatiche attese:

In questa elaborazione di "researchgate.net" , è raffigurata un'interessante comparazione tra l' Atlantic Multidecadal Oscillation e l'indice NAO, dove notiamo una decisa correlazione:

Una fase fredda favorirebbe quindi Inverni caratterizzati da questo tipo di anomalie di Temperatura sul settore Europeo:

Conclusioni: Un Nuovo Paradigma Climatico
Un passaggio a una fase AMO fredda non fermerebbe il cambiamento climatico, ma agirebbe come un freno temporaneo al riscaldamento in Europa, mascherando localmente la tendenza Globale. Questo potrebbe creare una falsa sensazione di sicurezza, minando gli sforzi di mitigazione.
L'Europa dovrebbe prepararsi a un nuovo paradigma climatico, caratterizzato da maggiore variabilità e da sfide di adattamento complesse per agricoltura, gestione idrica ed energia.
La priorità resta la riduzione delle emissioni globali, poiché una volta terminata la fase fredda, il riscaldamento potrebbe riprendere con ancora più vigore.
Matteo Innocenti, Filippo Casciani,Riccardo Valente, Andrea Pizzuti, Fabio Gervasi, Lorenzo Allegri