Perché si verifichi una nevicata significativa a Firenze, che si trova in una posizione geografica e altimetrica (bassa collina/pianura) che rende l'evento piuttosto raro, è necessaria una "configurazione" meteo specifica e complessa.
Generalmente, i fattori chiave sono:
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Aria fredda in quota: La presenza di una massa d'aria fredda, con isoterme di almeno -5°C a 850 hPa (circa 1500 metri di quota), è una condizione imprescindibile. Questa aria fredda può essere di origine continentale (da est, dal settore Russo/ Siberiano) o Artico-marittima (dal Nord Europa).
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Bassa pressione e correnti umide: È fondamentale che l'ingresso dell'aria fredda sia seguito dalla formazione o dal passaggio di una bassa pressione sul Mar Ligure o sul Tirreno. Questo richiamerà correnti umide e più miti dal mare, che, scontrandosi con l'aria fredda preesistente, genereranno le precipitazioni.
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Libeccio freddo in quota: Le nevicate più abbondanti in Toscana centrale sono spesso associate a un "libeccio freddo" in quota, ovvero correnti da sud-ovest (dalla Corsica) che, pur essendo generalmente più calde, se si scontrano con l'aria gelida al suolo e nei bassi strati, possono portare molta umidità che si trasforma in neve. Il proverbio "un neviha bene se dalla Corsica non viene" riassume bene questo concetto.
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Assenza di ingerenze calde: L'aria fredda deve riuscire a permanere al suolo (fenomeno noto come "cuscino freddo") senza essere scalzata troppo rapidamente dall'aria più mite in arrivo dal mare. Se l'aria mite prende il sopravvento, la neve si trasforma in pioggia, un evento molto comune.
In sintesi, la migliore configurazione per una nevicata a Firenze è l'ingresso di una massa d'aria gelida da est o nord-est, seguita dal rapido sviluppo di una depressione sul Tirreno che richiami correnti umide da sud-ovest, il tutto mantenendo una temperatura al suolo sufficientemente bassa.
Alcune delle più celebri e abbondanti nevicate a Firenze, come quelle del 1985 e del 2010, sono state il risultato di configurazioni di questo tipo.
È bene ricordare, tuttavia, che con il cambiamento climatico in atto, la frequenza di tali eventi sta diminuendo.
Fig.1: 16 Dicembre 2010. Si nota l'irruzione di aria fredda Continentale interessare la nostra Penisola il giorno precedente alla grande nevicata in Toscana

Fig.2 : 17 Dicembre 2010: Nelle ore successive alla irruzione fredda Continentale, seguì una poderosa discesa di aria Artica con WR ti tipo ATH/EUL.
Le Correnti girarono a Libeccio con minimo relativo sul Mar Ligure....La TEMPESTA PERFETTA

Fig3: Firenze il 18 Dicembre 2010, come una città Nordica il giorno dopo la grande nevicata.
foto di Francesco Terzini

Staff CSCT