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lunedì 04 agosto 2025 - 

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Tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre del 1973, un'ondata di freddo di eccezionale intensità e, soprattutto, di notevole precocità, investì l'Italia e gran parte dell'Europa.
Questo evento meteorologico si distinse non tanto per la sua durata complessiva, quanto per la rapidità della sua evoluzione, per le temperature record registrate in un periodo autunnale e per la sua peculiare distribuzione geografica, che vide il Centro-Sud colpito da nevicate di portata storica.

Analizziamo le cause sinottiche, gli effetti al suolo e la rilevanza storica di questa ondata di gelo, con un approfondimento specifico sull'impatto che ebbe sul territorio toscano.

1. Cause dell'Ondata di Gelo: Una Configurazione Sinottica Eccezionale

L'evento fu innescato da una manovra a grande scala sull'emisfero settentrionale.
Il fattore scatenante fu l'espansione dell'Anticiclone delle Azzorre verso nord, fino a raggiungere la Groenlandia. Questo blocco anticiclonico impedì il normale flusso delle correnti atlantiche più miti, aprendo di fatto un "corridoio" per la discesa di una massa d'aria gelida di origine Artica direttamente verso il continente Europeo.
L'intensità dell'aria in arrivo fu notevole, come evidenziato dai dati in quota:

A 850 hPa (circa 1500 metri): Isoterme di -15 °C raggiunsero la Scozia.
A 500 hPa (circa 5500 metri): Un nucleo gelido con valori fino a -40 °C scivolò lungo il fianco adriatico dell'Italia, un chiaro indicatore di un'avvezione fredda profonda e ben strutturata.

A questa dinamica si aggiunse l'azione di un ramo del getto polare che, transitando tra la Francia meridionale e il Mar Ligure, generò una forte divergenza in alta quota, favorendo l'instabilità e la ciclogenesi sul Nord Italia e sul Mediterraneo:

Img. 25 Novembre: Notiamo il Blocco Zonale Atlantico ed un lobo del Vortice Polare in discesa sull'Europa


Img. 26/27 Novembre: L'aria fredda colpisce l'Italia e si genera una Depressione Mediterranea con le prime nevicate



28 Novembre:  Uno dei  momenti clou dell'azione fredda! Si apre temporaneamente il corridoio Atlantico ed un sistema Depressionario si infila nel Blocco scivolando verso UK e Francia.  Stanno per innescarsi le prime nevicate in pianura sulla Toscana:

Img: La sera del 28 Novembre 1973



Img: NEVE in Toscana fino in pianura la mattina del 29 Novembre. Una nevicata abbondante che non si registrava dal 1925 a Novembre.


2. L'Impatto sull'Italia: Gelo al Nord, "Nevone" al Centro-Sud

L'irruzione fredda ebbe effetti marcatamente diversi sulle varie zone d'Italia, a causa dell'interazione dell'aria artica con la morfologia del territorio e con le depressioni Mediterranee.

● Nord Italia: Le regioni settentrionali sperimentarono un crollo termico drastico e secco. Il 28 novembre si registrarono minime di -10 °C a Malpensa, -8 °C a Novara e -7 °C a Torino.
Tuttavia, l'azione protettiva dell'arco alpino e i forti venti di caduta, come la bora, mantennero i cieli in gran parte sereni, limitando le precipitazioni.
Nevicate significative si verificarono solo su alcune aree della Pianura Padana, come a Pavia (15 cm) e Bologna (fino a 20 cm) il 28 novembre.

● Centro-Sud Italia: Il vero epicentro del maltempo si scatenò quando l'aria fredda e secca entrò in collisione con l'umidità presente sul Mediterraneo, innescando un "contrasto igrotermico" esplosivo. Questo generò precipitazioni di violenza inaudita, che a causa delle basse temperature assunsero carattere nevoso fino a quote bassissime.
Tra il 2 e il 3 dicembre, mentre l'anticiclone delle Azzorre si fondeva con quello russo creando una configurazione da "grande Burian", il Sud fu letteralmente sepolto: caddero 1,7 metri di neve ad Avellino e fino a 2 metri a Benevento.
A Castelluccio di Norcia, il 4 dicembre, si registrarono oltre 2 metri di neve fresca!

3. Focus Toscana: La Regione nell'Epicentro della Tempesta

La Toscana fu una delle regioni più colpite, vivendo un evento nevoso di portata storica per il mese di Novembre.
I titoli dei giornali dell'epoca, come "La Nazione" del 30 novembre 1973, riassumevano la situazione: "NEVICATE A FIRENZE E IN TOSCANA, TRAFFICO DIFFICILE SULLE AUTOSTRADE".

Cronologia e Dati dell'Evento in Toscana

● 28-29 Novembre: L'aria fredda affluisce sulla regione. Le temperature crollano. Il 29 novembre la neve cade abbondante su gran parte della regione, un evento che a Firenze non si verificava in novembre dal 1925.
Firenze: Registra 3 cm di neve. La temperatura minima scende a -5 °C e la massima si ferma a +2,4 °C, un record di massima diurna più bassa per novembre che resiste da 50 anni.
Siena: Viene coperta da un manto nevoso che raggiunge i 15-20 cm, creando notevoli disagi in quanto l'evento coincide con la festa patronale di Sant'Ansano.
Pisa: La temperatura minima scende a -7 °C il 28 novembre e a -5 °C il 29.
Lucca e Pistoia: Accumulano circa 10 cm di neve.

1 Dicembre: Durante la notte, un "temporale nevoso" di rara intensità si scatena sulla Toscana settentrionale.

Prato: Si risveglia sotto una coltre di 28-30 cm di neve asciutta e polverosa, un accumulo che i testimoni dell'epoca descrivono come "stupefacente" e mai visto neppure nei nevosi inverni degli anni '60. L'evento fu così rapido e intenso, concentrato in poche ore notturne, da essere ricordato come un fenomeno esplosivo.
● 2-5 Dicembre: Il gelo si intensifica ulteriormente.
Siena: Il 3 dicembre la temperatura massima non supera -1 °C e il 4 dicembre la minima tocca -5,8 °C. Le strade, coperte di neve, diventano lastre di ghiaccio, rendendo la circolazione estremamente difficoltosa.
Monte Amiata: La vetta sprofonda a -18 °C il 4 dicembre.
Lucca: La minima scende fino a -9 °C

Img. 1 Dicembre 1973:  Si nota la formazione di un minimo Depressionario sul Mar Ligure innescato dalla componente Nord Occidentale delle correnti. Si stimano Temperature a 500hPa di circa -35°C/-37°C  che favorirono lo sviluppo di una cella Temporalesca a carattere nevoso


Impatti sul Territorio

● Viabilità: Il traffico andò in tilt su gran parte della regione. Le cronache riportano "traffico difficile sulle autostrade" e strade interne, specialmente in periferia e nelle zone collinari, completamente ghiacciate e percorribili solo con estrema cautela per giorni.
● Agricoltura: Un'ondata di gelo così precoce, intensa e con temperature persistentemente sotto lo zero per più giorni consecutivi, ha avuto conseguenze gravi per l'agricoltura.
Le gelate precoci possono causare perdite di produzione fino al 70% per le colture frutticole.
Un evento di questa portata avrebbe certamente danneggiato frutteti, ortaggi e altre piante vulnerabili, colte impreparate da un arrivo così anticipato dell'inverno.

4. Classificazione dell'Evento e Tempi di Ritorno

Per valutare l'eccezionalità dell'ondata di freddo del novembre-dicembre 1973, è utile confrontarla con altri eventi storici che hanno segnato la climatologia italiana, come quelli del 1929, 1956 e 1985.

● Intensità e Durata: Le ondate di freddo del 1929, 1956 e 1985 furono superiori in termini di durata (quella del 1929 durò quasi due mesi) e di temperature minime assolute raggiunte su scala nazionale, con valori diffusamente sotto i -20 °C in pianura padana e nelle valli del centro.

● Caratteristiche Peculiari del 1973: L'evento del 1973 si distingue per due fattori chiave:
1. La precocità: Si è verificato a cavallo tra autunno e inverno meteorologico, cogliendo di sorpresa un territorio non ancora preparato al gelo intenso.
2. La distribuzione geografica: A differenza di molte altre ondate di gelo, che vedono il Nord come epicentro, quella del 1973 ha colpito con violenza inaudita il Centro-Sud, con accumuli nevosi record per quelle aree.


Img: Una mappa del 1 Dicembre che rappresenta le anomalie di Temperatura sull'Europa.  Vediamo l'incredibile estensione di una anomalia inferiore a -10°C !


Img. 3 Dicembre 1973:  Temperature fino a 12°C inferiori alla media al Centro/Nord


Un Evento Eccezionale per la Toscana: Analisi dei Tempi di Ritorno

Per la Toscana, e in particolare per le sue aree pianeggianti e collinari, una nevicata di tale entità a fine novembre rappresenta un evento di assoluta eccezionalità, con tempi di ritorno molto lunghi.

● A Firenze, una nevicata a novembre non si verificava dal 1925, quasi 50 anni prima.
● Le cronache di un evento simile nel novembre 1774 riportano che a Siena "non vi è alcuno che ricordi di aver visto  la neve nelle strade nel mese di Novembre", sottolineando la rarità percepita già secoli fa.
● La climatologia recente indica che le nevicate in pianura in Toscana sono diventate sempre più rare. Se fino a pochi decenni fa un evento nevoso significativo in pianura a dicembre aveva un tempo di ritorno di circa 5 anni, oggi è molto meno frequente.
Un evento a Novembre è ancora più anomalo.

In conclusione, l'ondata di freddo e neve di fine novembre 1973 può essere classificata come un evento raro e di notevole impatto per la Toscana, soprattutto per la sua precocità.
Sebbene non paragonabile per intensità assoluta alle grandi ondate di gelo del XX secolo, la sua occorrenza a Novembre, con accumuli nevosi significativi fino in pianura, ha un tempo di ritorno stimabile in molte decine di anni, se non addirittura secolare.

Immagini generate tenendo conto del contesto storico e delle condizioni altimetriche della neve

Img:Avellino Dicembre 1973


Img: Firenze  Dicembre 1973


Img: Lucca  Dicembre 1973



Matteo Innocenti, Lorenzo Allegri, Filippo Casciani, Riccardo Valente, Alessandro Pizzuti, Fabio Gervasi


 


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