Sebbene l'impatto principale sia circoscritto all'emisfero meridionale, ci sono alcune ipotesi sulle possibili ripercussioni a livello globale, che potrebbero influenzare anche il prossimo Inverno nell'Emisfero Settentrionale.
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Teleconnessioni a lungo termine: Alcuni studi e modelli a lungo termine indicano che eventi estremi come un SSW australe potrebbero avere conseguenze a lungo raggio, influenzando le dinamiche delle correnti a getto e, di conseguenza, i modelli meteorologici su scala globale.
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Indebolimento del vortice polare settentrionale: Sebbene non esista una correlazione diretta e immediata, alcuni ricercatori suggeriscono che le anomalie atmosferiche causate da un SSW nell'Emisfero Sud possano, a mesi di distanza, contribuire a destabilizzare o indebolire anche il Vortice Polare Artico. Questo, a sua volta, potrebbe aumentare la probabilità di ondate di freddo estreme e di un "inverno freddo" in Nord America e in Europa.
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Impatto a lungo termine: Le previsioni attuali, sebbene ancora a lungo termine, suggeriscono una potenziale alterazione delle dinamiche del Vortice Polare Settentrionale per la Stagione Invernale 2025/2026, con la possibilità di un vortice più debole.
In sintesi, mentre le conseguenze immediate di questo SSW sono visibili e si stanno verificando nell'emisfero meridionale, la sua rarità e la sua intensità lo rendono un fenomeno di grande interesse per la ricerca. Gli scienziati stanno monitorando attentamente la situazione per capire se e in che modo possa influenzare le dinamiche climatiche globali nei prossimi mesi.
A tal proposito poniamo ancora l'attenzione sull'ulteriore calo dei Geopotenziali nella Stratosfera Equatoriale, indice di un rinforzo della Circolazione Brewer Dobson:


Questa Circolazione è di per se un parametro da monitorare e fondamentale nello sviluppo dei SSW e nelle dinamiche di rafforzamento/indebolimento del Vortice Polare, processi legati a stretto giro con la convezione Tropicale.
Staff CSCT