Buongiorno a tutti e ben ritrovati, quest'oggi vi rendiamo partecipi della significativa performance che sta evidenziando il nostro studio, un lavoro centrato sulla morfologia del Vortice Polare che come specificato dall'Ing. Riccardo Valente e dall'Ing. Alessandro Pizzuti, si concentra su 4 punti chiave(dove il 4^ ricordiamo è in fase di implementazione grazie allo splendido lavoro dell'Ing. Fabio Gervasi e sarà disponibile per la Stagione Invernale 2025/26):
1) distribuzione temporale dell’attività d’onda planetaria invernale;
2) analisi qualitativa e spaziale della suddetta attività d’onda invernale;
3) declinazione della stessa attività d’onda in relazione alla suddivisione per i comparti oceanici boreali, quali il Pacifico, l’Atlantico e l’oceano Indiano(rispettivamente Wave 1, Wave 2 e Wave 3);
4) Intensità media della componente zonale del Vortice Polare invernale (winter AO pattern).
In questo articolo vi invitiamo a prendere visione di come i Modelli stiano lentamente muovendosi nella direzione che ben 2 mesi fa abbiamo descritto, anche riguardo questa fase temporale.
Questo dopo aver centrato il mese di Dicembre non solo come tempistica, ma anche come sinottiche.
Come avrete letto in giro, si parla molto di ESE aspettando che questo possa operare una decisa accelerazione zonale nella 2^ parte del mese.
Tuttavia tale processo fisico arriverebbe proprio nel "second main peack" , vale a dire quel picco d'onda principale che il nostro Modello aveva centrato per la 3^ Decade di Gennaio:

La faccenda è complessa, perchè mancando il parametro di quanto riportato al punto 4 (Intensità media della componente zonale del Vortice Polare) , che in tal caso avrebbe fornito un quadro completo e di ottima valenza previsionale, dobbiamo piuttosto limitarci a porre attenzione su quanto si sta sviluppando, vale a dire una proiezione che tenga conto di entrambe le forzanti in atto.
A tal proposito è particolarmente rappresentativa la differenza sostanziale tra GFS00 e GFS06 intorno alle 180-190h , dove vediamo uno schema che praticamente si sovrappone a quello previsto dal PWA Index 2 mesi fa, ma che in GFS00 è smorzato da ZW molto sostenute, dove il rapporto tra forcing Stratosferico e Troposferico è più a favore del primo, mentre in GFS06 del secondo:


Per lo stesso periodo, andiamo a vedere la proiezione del PWA Index, notando un'ottima corrispondenza:

Nel dettaglio, scendendo a 200hPa, vediamo una Jet-Streak proprio sul settore Scandinavo, ad indicare la cresta d'onda con moderato grado di intrusività:

La conformazione ellittica ed addirittura l' accenno di bilobazione del VP che notiamo in questi ultimi aggiornamenti, si sposano perfettamente con una amplificazione dell' attività d'onda che era prevista nel corso della 3^ decade del mese, in particolare sul settore Scandinavo(e che, come detto da tempo, non escludiamo si manifesti sotto forma di Ponte Atmosferico):

Concludendo, desideriamo infine rimarcare che non siamo qui a voler convincere qualcuno che le cose andranno così, questo approccio non farebbe altro che snaturare e sminuire il nostro lavoro.
Piuttosto è nostra intenzione rendervi partecipi di questo innovativo sistema di calcolo, seguendo insieme gli sviluppi che si stanno realizzando nel comparto Modellistico.
Staff CSCT