CSCT Team, in foto da destra: Fabio Gervasi, Riccardo Valente, Alessandro Pizzuti, Matteo Innocenti, Filippo Casciani

OPI (OCTOBER PATTERN INDEX) : FORECAST WINTER SEASON 2025-26

Il presente documento contiene la previsione stagionale dell’Inverno 2025-26 su base "OPI”, con focus sull’Europa centro-occidentale.
In via preliminare, per una presentazione esaustiva del Nuovo Modello OPI, si rimanda alla pubblicazione Web del 19/10/2025: Presentazione Ufficiale Modello OPI
Brevemente, il modello OPI, quale nuova frontiera delle previsioni stagionali invernali, analizza i dati fisici dell’atmosfera ottobrina e, attraverso una serie di algoritmi di natura euristico-fisico-statistica implementati su piattaforma informatica, consente di fornire, in maniera univoca e con grande anticipo rispetto alla stagione invernale oggetto di previsione, una serie di dati fondamentali per prevedere le caratteristiche del Vortice Polare Invernale (di seguito VPI). In particolare:
SETUP 1- Andamento medio delle velocità zonali del VPI, attraverso la previsione, con elevatissimo tasso di riuscita (circa 90%), dell’Oscillazione Artica Invernale (AO).
In buona sostanza, questa branca del modello ci dice se il VPI sarà forte (aria polare tendenzialmente più confinata alle alte latitudini con minori possibilità di freddo e clima perturbato alle medie latitudini), ovvero se risulterà debole (aria polare in grado di scendere con più frequenza alle medie latitudini con clima, quivi, più freddo e perturbato):
Fig: L'immagine rappresenta la correlazione tra valori molto bassi/molto alti dell'indice AO ed il regime freddo-perturbato/ mite-anticiclonico sull'Europa


SETUP 2- Andamento temporale e qualitativo della Wave Activity.
Durante l’inverno, l’atmosfera extratropicale è attraversata da onde planetarie (Rossby waves) che si propagano dalla Troposfera (bassa atmosfera) verso la stratosfera (alta atmosfera).
Quando tali onde risalgono verso la Stratosfera, interagiscono con il Vortice Polare, trasferendogli energia e momento (wave–mean flow interaction).
Prevedere quando la wave activity aumenta o diminuisce significa prevedere il comportamento futuro del Vortice Polare e, di conseguenza, anticipare la probabilità di eventi freddi intensi.


Il Nuovo Modello OPI è ancora in piena fase di sviluppo. Il nostro gruppo di ricerca è già al lavoro sul programma di sviluppo 2026, che dichiariamo essere molto ambizioso in quanto, qualora andasse in porto, conferirebbe al modello delle potenzialità straordinarie.
Le due principali tasks di ricerca riguardano:
- Calibratura del periodo di analisi: attualmente il modello assume quale periodo di analisi nelle varie corse modellistiche, quello dato dal 1-31 ottobre, cui corrispondono mediamente i massimi livelli di correlazione. L’obiettivo della prossima ricerca sarà mirato a selezionare, sulla base di uno specifico nuovo algoritmo di calcolo, un periodo di analisi ad hoc per ciascun anno.
- Variabilità dell’AO invernale: questo fronte di ricerca sarà mirato ad individuare informazioni di maggior dettaglio circa la variabilità temporale dell’AO invernale, fattore estremamente rilevante nell’ottica di migliorare le capacità predittive del modello.
Qualora dai predetti task dovessero derivare dei risultati soddisfacenti, intensificando anche il contributo dell’AI, saremo in grado di fornire alla comunità un prodotto previsionale ad oggi inimmaginabile.

OCTOBER PATTERN INDEX (OPI) – FORECAST INVERNO 2025-26 OUTPUT DEL MODELLO
Di seguito i risultati forniti dal modello per la prossima stagione invernale.
SETUP 1- Andamento medio delle velocità zonali del VPI
Il modello indica un valore medio di velocità zonali (AO predictor) compreso nell’intervallo +1.5 / +2.5 , (per l’esattezza +2.07).
Trattasi di un valore molto elevato, che indica, per l’Europa Centro Occidentale, una stagione invernale straordinariamente anticiclonica e dalle scarse precipitazioni.
fig: Le due mappe in successione rappresentano i plot delle Anomalie medie Geopotenziali e Pluviometriche registrate nei Trimestri Invernali caratterizzati da Vortice Polare Forte:


SETUP 2- Andamento temporale e qualitativo della Wave Activity.
Il modello indica il seguente andamento:
- Wave activity forte nella prima metà invernale (da inizio dicembre a 10 gennaio circa). Tale attività, con decisivo contributo della Wave 2 atlantica, si manifesta in due picchi principali con brevissima pausa temporale tra i due.
- Wave activity debole nella seconda metà invernale.


fig: La mappa rappresenta il primo picco Invernale di attività d'onda Planetaria

fig: La mappa rappresenta il secondo picco Invernale di attività d'onda Planetaria

OCTOBER PATTERN INDEX (OPI) – FORECAST INVERNO 2025-26 – CONCLUSIONI
Per l’Europa Centro-Occidentale, il modello evidenzia un inverno caratterizzato mediamente da un contesto Anticiclonico, con scarse/scarsissime precipitazioni.
Tale trend si acuisce nella seconda metà invernale, quando si registrerà anche un calo significativo della Wave Activity.
Nella prima parte dell’inverno, si denota la massima attività d’onda, con buon contributo della Wave 2 Atlantica (sicuramente il contributo più importante registrato negli ultimi 5 anni). Il modello, quindi, indica dei picchi Artici dai risvolti potenzialmente rigidi.
- Primo picco, più probabile tra fine Novembre e metà Dicembre circa, come già anticipato in un articolo pubblicato sul nostro portale il 12 ottobre (Il Modello Matematico OPI fornisce un'indicazione chiave in avvio Invernale).
- Secondo picco, tra fine Dicembre e 10 Gennaio circa.
Tali picchi dovrebbero manifestarsi in un contesto di velocità zonali comunque medio/elevate.
Al riguardo, soprattutto il secondo picco, potrebbe innescarsi in un regime di velocità zonali già troppo elevate, con possibile direttrice orientale rispetto al range di longitudine in analisi.
Allo stato attuale, in assenza del dato sulla variabilità dell’AO (vedi programma di sviluppo 2026), non possiamo
sbilanciarci fornendo maggiori dettagli su questo picco.
Il responso modellistico suggerisce inoltre particolare attenzione alla seconda parte dell’inverno, laddove, in un contesto di velocità zonali molto elevate ed una scarsa attività d’onda, si potrebbe assistere ad un lungo periodo di prevalenza anticiclonica e scarsissime precipitazioni anche sui settori Alpini.
È importante sottolineare che l'attuale Modello Matematico è un "work in progress", con particolare riferimento al perfezionamento che riguarda lo studio sul centraggio del periodo a più alta correlazione, mediamente stabile sull'intervallo 1-31 Ottobre.
A tal proposito abbiamo alcune prime indicazioni che evidenziano una possibile anticipazione di tale intervallo, con il conseguente leggero slittamento in avanti delle principali attività d'onda e quindi la possibilità che il periodo favorevole alle ondulazioni(tendenzialmente prima parte Invernale), possa essere un pò più lungo, con calo complessivo dell'indice AO medio Trimestrale (che comunque si manterrebbe sempre alto ovvero superiore a +1).
Tutto questo necessiterà di conferme che se dovessero arrivare in tempi utili(dipende appunto dal progress della ricerca), verranno opportunatamente comunicate.
Rammentiamo infine che la finalità di una previsione stagionale, non è quello di indicare il tempo che farà in una particolare regione e per uno specifico giorno dell’anno, bensì quello di fornire indicazioni chiave, affidabili e a grande distanza temporale, sulle caratteristiche più peculiari della Stagione.
Vi lasciamo quindi, ringraziandovi, con un breve schemino che rappresenta i settori che più di tutti beneficerebbero di una previsione stagionale invernale affidabile.

Riccardo Valente, Alessandro Pizzuti, Fabio Gervasi, Filippo Casciani, Matteo Innocenti, Lorenzo Allegri